Le proprietà salutari del tè
Al tè, fin dalla sua scoperta, sono state attribuite molte proprietà medicinali, dimostrate anche dalla ricerca medica. Il tè è un prodotto completamente naturale e, se preso senza latte o zucchero, è praticamente privo di calorie.
Previene gli stati influenzali
Alcuni studi, tra cui quello condotto dal Journal of American Academy of Sciences, riferiscono che la teanina nel Tè può rafforzare la capacità del corpo di resistere all'infezione dei virus di 5 volte aiutando quindi a prevenire gli stati influenzali; il Tè contiene anche vitamina C, vitamina E, Zinco e Selenio, elementi efficaci per migliorare il sistema immunitario.
Riduce la mortalità da polmonite
Alcuni ricercatori giapponesi della Tohoku University Graduate School of Medicine riportano, in un articolo sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition (Vol. 90, Issue 3, pag. 672-679), che il consumo di Tè verde può ridurre il rischio di decesso da polmonite. Infatti secondo questi studi le donne che bevono 5 o più tazze di Tè verde al giorno vedono ridotto del 47% il rischio di morire di polmonite e bevendone una tazza al giorno il rischio è ridotto del 41%. Questo studio ha dimostrato che alcune sostanze contenute nel Tè verde sono quindi in grado di inibire lo sviluppo dei virus e dei microrganismi responsabili della polmonite, esercitando anche attività antivirali e antimicrobiche contro una varietà di agenti infettivi.
Antibatterico naturale
Il Tè verde è un antibatterico naturale in quanto ricco di sostanze benefiche che possono contrastare l’azione di uno dei batteri presenti nel cavo orale, lo Streptococcus mutans.
Ricco di antiossidanti
Il Tè verde è ricchissimo di antiossidanti, tra cui polifenoli e bioflavonoidi, necessari al nostro organismo per rallentare l’invecchiamento cellulare, favorire la rigenerazione dei tessuti e contrastare i radicali liberi, che possono essere responsabili delle malattie degenerative. come il morbo d’Alzheimer e di Parkinson.
Migliora la circolazione del sangue
Assunto anche in modeste quantità, aiuta a ridurre il rischio di ictus, grazie alle catechine, una categoria di potenti flavonoidi antiossidanti che aiutano a regolare la pressione sanguigna e a migliorare la circolazione. Una ricerca condotta in Olanda ha evidenziato che persone che assumono grandi quantità di flavonoidi corrono meno rischi di avere attacchi di cuore rispetto a coloro che ne consumano meno.
Una tazza di tè verde fornisce circa 200 mg di flavonoidi, la maggior parte dei quali vengono rilasciati nella bevanda nel primo minuto di infusione. Tempi di preparazione più brevi corrispondono al rilascio di meno flavonoidi. L’assunzione di tre tazze di tè al giorno per un periodo di due settimane fa aumentare di circa il 25% la concentrazione di flavonoidi nel sangue.
La catechina inibisce la predisposizione alla coagulazione del sangue diminuendo l’adesività delle piastrine, con un effetto simile a quello dell’aspirina.
Previene la formazione di cellule cancerogene
Il consumo di tè verde e nero contribuisce a ridurre i rischi di cancro, prevenendo la formazione di cellule cancerogene: è stato riscontrato, infatti, come, nei paesi con alto consumo di tè procapite come Cina e Giappone, sia bassa la percentuale di ammalati di cancro, soprattutto quello al polmone. I benefici anti-cancro sono legati alla presenza nel tè dei polifenoli che sono in maggiore concentrazione nel tè verde (30-40%) rispetto al tè nero (3-10%).
Aiuta a combattere la leucemia
Alcuni test portati avanti nella clinica Mayo in Minnesota, hanno dimostrato che l’assunzione di tè verde aiuta a combattere la leucemia: su quattro pazienti sottoposti a una cura a base di tè verde, tre hanno mostrato evidenti segni di miglioramento. La leucemia è un cancro del sangue che determina una crescita anormale dei globuli bianchi che vanno a rimpiazzare le cellule sane del sangue. Lo studio ha rivelato che un componente del tè verde conosciuto come EGCG (epigallocatechine-gallato), è stato in grado di “uccidere” le cellule cancerogene prelevate da un paziente affetto dalla malattia e messe in contatto con questo componente. Le EGCG hanno un potere antiossidante 20 volte maggiore rispetto alla Vitamina E nel proteggere i lipidi del cervello.
Riduce i livelli di colesterolo LDL
I polifenoli presenti nel tè (in particolare le catechine) contribuiscono a inibire l’assorbimento del colesterolo nel sangue e a prevenire la formazione di grumi nel flusso sanguigno. È infatti dimostrato che il tè verde riduce i livelli di colesterolo LDL (uno dei più specifici fattori di rischio per le patologie cardiovascolari) e di trigliceridi nel sangue: può al contrario aumentare i livelli di HDL, il colesterolo “buono”, che aiuta a mantenere elastiche le pareti dei vasi sanguigni, pulite le arterie e tutto il sistema cardiovascolare e a prevenire quindi l’arteriosclerosi.
Aiuta a combattere l'ipertensione
I bevitori abituali di tè riducono in modo significativo il rischio di sviluppare ipertensione. Il rischio scende sensibilmente assumendo da 120 a 600 ml di tè al giorno e scende ulteriormente bevendone quantità maggiori. Studi portati avanti presso la Tohoku University School of Medicine hanno dimostrato che, bevendo tè (specialmente verde) regolarmente nel corso della giornata, la probabilità di incorrere nell’ictus dii riduce del 50%: il tè contribuisce infatti ad abbassare la pressione sanguigna.
Coadiuvante nelle diete
Sembra che i polifenoli contenuti nel tè siano in grado di far aumentare il tasso di adrenalina, la quale è (fra l’altro) responsabile dell’incremento della lipolisi, con conseguente consumo di lipidi (questa la proprietà per cui il tè verde viene impiegato nelle terapie dimagranti); l’effetto di ridurre i grassi nel sangue sembra dovuto anche alle saponine, che legandosi al colesterolo contenuto nei cibi gli impedisce di entrare nel flusso sanguigno.
Alcune sperimentazioni hanno dimostrato che il tè verde possiede un’azione anticellulite proprio perché limita l’assorbimento dei grassi.
Aiuta l'igiene orale
Grazie al fluoruro in esso contenuto, il tè aiuta a rafforzare lo smalto dei denti, riducendo la formazione della placca; è anche molto utile nella prevenzione delle infiammazioni gengivali.
Proprietà antinfiammatorie
I tannini esercitano un’azione antinfiammatoria nei confronti delle mucose gastro-intestinali, con effetti soprattutto nelle diarree dove all’effetto antinfiammatorio si aggiunge quello antibatterico. In Australia alcuni studiosi hanno scoperto che l’olio essenziale del tè ha proprietà miracolose, già peraltro note agli aborigeni locali. Alcuni abitanti di queste tribù erano soliti lavarsi in un lago nel quale cadevano, casualmente, alcune foglie della pianta del tè: le loro ferite guarivano rapidamente e non si infettavano.
Favorisce digestione e concentrazione
La teina favorisce la concentrazione e stimola le funzioni digestive e il metabolismo, soprattutto di reni e fegato, favorendo l’eliminazione delle sostanze nocive per l’organismo. Il tè, essendo alcalino, neutralizza e combatte l’iperacidità gastrica.
«Bere regolarmente tè verde (almeno due tazze al giorno), sarebbe una specie di elisir di giovinezza per il cervello. La bevanda di origine orientale, ormai diffusa in tutto il mondo, sembra infatti capace di allontanare anche malattie tipiche della terza età, come Alzheimer e Parkinson. A suggerire il suo utilizzo come neuroprotettore è uno studio condotto su oltre mille giapponesi con più di 70 anni di età. «Più tazze di tè si bevono, minore è la perdita delle facoltá cognitive. E nelle foglie della bevanda ci sono anche alcuni componenti che sono in grado di proteggere le cellule cerebrali dai danni tipici delle malattie neurodegenerative», commentano sull'American Journal of Clinical Nutrition i ricercatori dell'universitá di Tohoku, nel Paese del Sol Levante.
Le conclusioni spiegherebbero le insolite percentuali, particolarmente basse, di forme di demenza senile in Giappone dove, da secoli, il tè verde è un rito oltre che una piacevole abitudine. Bastano due o più tazze di tè verde al giorno per vedere dimezzate, rispetto a chi beve solo tre tazze alla settimana, le percentuali di incidenza di problemi mentali legati all'invecchiamento. E i benefici sono evidenti “a prescindere” da altri fattori tra cui la dieta, l'esercizio fisico o il fumo.»
(25 febbraio 2006 - Corriere.it)