L’attrezzatura per preparare il tè
Le teiere
Esistono vari tipi di teiere, tra cui quelle in vetro, già munite di filtro che appoggia sul collo della teiera, quelle a stantuffo in cui le foglie vengono allontanate dall’infuso quando questo è pronto, alle più pregiate teiere Yixing cinesi in porcellana.
Queste teiere vengono prodotte nelle forme più originali: sono molto apprezzate dagli intenditori in quanto capaci di esaltare l’aroma dei tè cinesi.
È necessario però che vengano utilizzate spesso e a lungo prima di acquisire la patina necessaria ad esaltare il tè; anche per questo motivo la teiera andrebbe riservata alla preparazione di un solo tipo di tè poiché il materiale poroso di cui è costituita assorbe l’aroma e i depositi; bisognerebbe quindi averne almeno due, una per i tè verdi e una per i tè neri.
È inoltre molto importante non lavare mai la teiera con detersivo o sapone, ma solo con acqua calda e farla asciugare capovolta, senza asciugarla all’interno.
Per preparare tè forti come l’Assam, il Ceylon e gli africani in genere, è più adatta una teiera in ghisa, argento o terracotta, mentre per i tè più leggeri come il tè verde, oolong e Darjeeling è preferibile usare teiere in porcellana.
Il gaywan
È un tipo particolare di tazza usata in Cina. Letteralmente significa “tazza coperta” ed è costituita da un piattino, dalla tazza e da un coperchio.
Si mettono le foglie del tè nella tazza e si versa l’acqua all’interno della stessa: dopo 2-3 minuti, nel caso di tè verde, si comincia a sorseggiare l’infuso sollevando leggermente il coperchio e tenendolo inclinato in modo che trattenga le foglie.
Tazze e piattini
Esistono molti tipi di tazzine o ciotole: in Cina si utilizzano solitamente piccole ciotole senza manico, in India viene servito in tazze di argilla, in Russia vengono utilizzati bicchieri in vetro con manico di metallo, in Marocco bicchieri in vetro posti su vassoi in argento.
Le ciotole giapponesi
Vengono utilizzate per la preparazione del tipico tè verde giapponese in polvere: il matcha. Queste ciotole devono essere sufficientemente ampie da potervi inserire all’interno il tipico frullino di bambù utilizzato per ottenere l’infuso schiumoso.
I filtri
Esistono molti tipi di filtri in commercio: filtri a molla, filtri a cucchiaio, filtri di mussola, filtri a forma di palla, vari filtri da teiera.
È bene valutare in modo accurato anche la scelta dl filtro: i tè a foglia grande aumentano molto di dimensione durante l’infusione e, se messi in filtri troppo piccoli, potrebbero non rilasciare correttamente il loro aroma.
I colini
Indispensabile se si usa il tè in foglie per colare l’infuso nella tazza. Ne esistono di diversi tipi e forme, da quelli in bambù, ai classici in acciaio.
Le teiere di Yixing
Yixing è una cittadina della Cina orientale famosa per le teiere più singolari, associate alle leggende cinesi.
Se ne trovano a forma di zucca, di drago, di cuscino, decorate con calligrafie, lavorate anche in pezzi unici dai maestri vasai che vi appongono la loro firma.
In Cina vengono prodotte terracotte di diversi colori, grazie al sottosuolo ricco di varie qualità di argilla; il mercato delle teiere in Europa scoppiò nel XVII secolo, grazie alla passione degli europei per il tè.
Le ceramiche giapponesi
I maestri giapponesi del tè usavano ordinare agli artigiani gli oggetti per il Cha No Yu (la cerimonia tradizionale del tè) invitandoli a rispettare e seguire il principio estetico incentrato sulla sobrietà.
Alla fine del XVI secolo Chojiro fondò una dinastia di vasai che si dedicarono alla produzione di oggetti in terracotta smaltata di colore nero e rosso; altre ceramiche originali provengono da Bizen, una città nella regione montuosa nella baia di Katakami.