Proprietà: diuretico, digestivo, eccitante
Viene chiamato Mate l’infuso che si prepara con le foglie di un agrifoglio, l’Ilex paraguayensis che cresce in Sud America. Le foglie dopo la raccolta vengono fatte essicare, tagliate e sminuzzate.
Il mate, con il caffè il tè e il cacao, è una delle fonti naturali più importanti di caffeina: l’infuso viene infatti consumato principalmente come tonificante, ma anche per curare emicrania, problemi digestivi e obesità.
Il mate è anche ricco di vitamina C, di proteine, polifenoli e minerali come calcio, ferro e fosforo.
Controindicazioni: da evitare per chi soffre di ipertensione, diabete, ulcere.
Per la preparazione del mate servono:
- un mate o porongo, cioé l’apposito recipiente realizzato con una zucca, o in legno, o in metallo, che viene usato sia per preparare l'infuso, sia per berlo.
- una bombilla, una specie di cannuccia di metallo che da un lato ha l'imboccatura e dal lato opposto un filtro.
Dopo essere stato riempito di erba, il mate viene tappato con la mano, agitato e capovolto per eliminare la polvere presente. Poi viene versata l'acqua calda (che non deve essere bollente): l’acqua dovrebbe essere versata sempre nello stesso punto, in modo da inumidire solo una parte delle foglie e lasciarne asciutta un'altra parte. Nel punto in cui si è versata l'acqua si inserisce la bombilla, che non andrà mai spostata. Le foglie lasciate asciutte sono una specie di riserva: quando le prime foglie saranno esaurite, si bagneranno le altre per continuare la mateada e si potrà spostare la bombilla nel nuovo punto di infusione. In Argentina, il mate si beve amaro o dolce.